La nascita di Godot risale a più di vent’anni fa, dall’incontro fortuito tra Edoardo ed Elio: il primo,
trapiantato in Argentina e con un ampio bagaglio di esperienza nel campo della consulenza per
gelaterie; il secondo, originario della Maremma e, fin da piccolo, educato dalla madre all’arte della
produzione artigianale del gelato. Dall’incrocio delle loro vite, delle loro competenze e delle loro
passioni, avvenuto a Rovigo diversi anni or sono, è nato il progetto di una gelateria fuori dagli
schemi che mescolasse alla ormai consolidata tradizione del gelato artigianale, un tocco di
sperimentalismo e innovazione, con un occhio di riguardo al gusto e alla genuinità del prodotto
finale.

Rimasto per un po’ di tempo nel cassetto, il progetto della gelateria Godot ha visto la luce grazie a
un aneddoto curioso e singolare: un giovane ragazzo che si era rivolto ad Elio e ad Edoardo per
una consulenza, con tanta passione e un po’ di paura aveva finalmente costruito una gelateria
tutta sua ma, dopo diversi mesi dalla fine dei lavori, non aveva ancora aperto i battenti. I due
amici, scherzando, avevano per questo definito la gelateria una specie di Godot perché, come il
misterioso protagonista dell’opera teatrale di Beckett, sembrava non volesse concretizzarsi mai. È
da questa battuta che il progetto di Elio ed Edoardo ha iniziato a prendere forma ed ha finalmente
trovato un nome, quello di Godot.

Forse non tutti lo sanno, ma Godot è anche un acronimo che deriva da GOlose DOlci Tentazioni,
tre parole che racchiudono tutta l’essenza della gelateria: la golosità delle materie prime che,
amalgamate insieme, restituiscono un’esperienza; la dolcezza dei prodotti Godot, dai suoi gusti
gelato ai semifreddi, fino alle monoporzioni; la tentazione suscitata non solo dal gusto ma anche
dall’aspetto estetico, perché le creazioni di Godot non sono solo buone da mangiare ma anche
belle da vedere. E poi, c’è la conoscenza, che è il legame imprescindibile che tiene insieme il tutto
e fa sì che Godot sia una gelateria unica nel suo genere: la conoscenza delle materie prime, della
loro tracciabilità, delle interazioni tra gli ingredienti e della chimica che li tiene in equilibrio, una
conoscenza che deriva da uno studio e un aggiornamento continui.

Nessuno conosce le origini del gelato. Si dice sia frutto di contaminazioni che provengono dalla
Cina, dall’India, dalla Mesopotamia e dall’Arabia, fino all’Italia dove la sua ricetta si è arricchita nel
tempo di spunti e di nuove sperimentazioni. Il mistero della sua provenienza, comunque, non
rende meno attraente la sua magia: quella di un prodotto alimentare che, nonostante la
temperatura al di sotto dello zero, non genera fastidio ma piacere, e sa trasmettere familiarità e
calore nonostante le sue basse temperature. È una magia che Godot ripropone ogni giorno.